Assegno di Traenza: Cos’è e a Cosa Serve, Come si Incassa, Assegno Telematico o Scaduto

Talvolta confuso con l’assegno circolare, l’assegno di traenza è un particolare strumento di credito utilizzato in specifiche circostanze e con caratteristiche e peculiarità ben definite.

Cos’è un assegno di traenza

Si tratta di una particolare tipologia di assegno che viene emesso a favore di uno specifico beneficiario a fronte di un rimborso fondi a lui dovuto. E’ tipico il caso in cui un soggetto sia creditore di una certa somma nei confronti di un determinato ente o di un’impresa di assicurazioni; a fronte di tale credito, l’ente dà disposizione al proprio Istituto di credito di emettere un assegno di traenza a favore del soggetto beneficiario.

Tale assegno viene consegnato o spedito al legittimo prenditore che avrà 60 giorni di tempo per procedere all’incasso del titolo e alla riscossione del proprio credito. L’assegno di traenza viene utilizzato ogniqualvolta l’ente debitore non abbia conoscenza o possibilità di effettuare il rimborso secondo altre modalità; utilizzato,ad esempio, per rimborsare un credito per cessazione di un’utenza, l’assegno di traenza si sostituisce ad un possibile rimborso in bolletta o tramite bonifico bancario allorquando non si abbia a disposizione un IBAN su cui canalizzare il rimborso.

La caratteristica principale del titolo è che l’assegno di traenza non reca, in basso a destra, la firma del titolare del conto corrente su cui andrà addebitato il titolo stesso. La firma di traenza richiesta è, infatti, la firma del beneficiario dell’assegno che sarà tenuto anche ad apporre una firma di girata sul retro per procedere all’incasso.

Nella pratica è come se fosse il beneficiario stesso ad attingere da un proprio conto la somma indicata sul titolo; tale conto viene definito provvisorio ed è stato alimentato in precedenza dall’ente debitore che vi ha canalizzato sopra l’importo oggetto di rimborso.

In tal modo, il beneficiario del titolo ed unico prenditore, avrà la certezza della copertura dell’assegno poiché il titolo sarà stato emesso solo a fronte della copertura preventiva da parte dell’ente debitore. Altra peculiarità dell’assegno di traenza è data dal fatto che si tratta di un titolo non trasferibile; soltanto il beneficiario indicato, infatti, avrà diritto ad incassare la somma e non ha alcuna possibilità di trasferire il credito ad un terzo.

La giustificazione di tale limitazione appare evidente nella destinazione d’uso del titolo; essendo un veicolo attraverso il quale operare un rimborso dovuto, sarà necessario che esso venga incassato soltanto dalla persona che beneficia del diritto.

Modalità di incasso

Un assegno di traenza può essere incassato secondo due modalità differenti. In primo luogo il beneficiario del titolo, munito di documento di identità in corso di validità, ha facoltà di recarsi personalmente presso gli sportelli dell’Istituto di Credito emittente e richiederne la conversione a vista in denaro fatti salvi i limiti di circolazione del contante previsti dalle norme vigenti.

In secondo luogo il prenditore dell’assegno ha la possibilità di negoziare il titolo versandolo sul proprio conto corrente bancario e postale. In entrambi i casi l’assegno di traenza viene estinto con il riconoscimento della somma indicata a favore del legittimo beneficiario. Nel caso in cui un assegno di traenza venga versato dal beneficiario sul proprio conto corrente, l’istituto negoziatore trasmette alla banca emittente un flusso telematico del titolo stesso per il riconoscimento della somma da pagare.

In tal modo viene limitata la circolazione fisica dei titoli a fronte esclusivamente di un flusso informatico di informazioni con uno snellimento burocratico non indifferente ed una maggiore rapidità nel trasferimento delle somme di denaro.

Assegni di traenza scaduti

Come già evidenziato, il beneficiario di un assegno di traenza ha 60 giorni di tempo per incassare il titolo. Decorso tale termine l’assegno si intende scaduto e non è più negoziabile. Nel caso in cui, quindi, il beneficiario non abbia potuto incassare il rimborso a lui spettante nei tempi previsti, sarà necessario accordarsi direttamente con l’ente debitore per provvedere al rimborso in altro modo.

Nulla osta, naturalmente, alla riemissione del titolo; in tal modo il beneficiario avrà a disposizione ulteriori 60 giorni per far valere il suo diritto. Nulla vieta, naturalmente, di ottenere il rimborso tramite altri canali previsti come, ad esempio, tramite bonifico bancario.

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