Il mondo degli investimenti nei mercati finanziari è un modo di guadagnare impiegando il proprio patrimonio che può suscitare dubbi. Alcuni sono esperti e non hanno problemi a riguardo, altri preferiscono affidarsi a degli esperti perché agiscono per conto loro. Una forma particolare di investimento è il Piano di Accumulo Capitale, dove il risparmiatore affida il proprio denaro per ottenere un guadagno. Ma come funziona il Piano di Accumulo Capitale?
Cos’è e come funziona
Il Piano di Accumulo Capitale, abbreviato PAC, consiste nella sottoscrizione di un fondo comune che consente ad un investitore, solitamente un piccolo risparmiatore, di trarre un vantaggio economico pagando delle rate. Significa che si investe grazie ad un piano di accumulo a rate, senza dovere elargire la somma totale all’inizio. Questo strumento nasce al fine di permette a soggetti che non dispongono di molta liquidità di investire nel mercato azionario ed obbligazionario, tramite il pagamento di una somma rateale.
Fondamentale in questo caso è la costanza del pagamento rateale. Il Piano di Accumulo Capitale è studiato per venire incontro alle esigenze del risparmiatore, personalizzando il più possibile il suo investimento agendo su determinati parametri. Essi sono il numero di rate, il loro importo e la durata che influenzano anche il rischio dell’investimento per il risparmiatore. Usando questo sistema, si permette di agire costantemente investendo negli strumenti finanziari scelti e guadagnare in conseguenza dell’aumento del valore degli stessi. Solitamente al momento della sottoscrizione si richiede al risparmiatore di versare delle rate anticipatamente. Si va da un minimo di tre ad un massimo di 12 rate; il valore totale dell’investimento si ottiene moltiplicando il valore della rata per il numero di versamenti.
Durata, costi e commissioni
La durata minima è fissata ad un anno ed il massimo può variare a secondo del fondo, ma non può mai superare i 40 anni. Le rate vengono pagate solitamente mensilmente, tuttavia nulla vieta un pagamento annuo oppure suddiviso per due, tre, quattro, cinque o sei mesi. Nel caso di un pagamento unico, esso è spesso fatto coincidere con la tredicesima del risparmiatore. Come ogni strumento finanziario, esistono dei costi da sopportare per l’investitore, ed essi sono:
- Sottoscrizione: questo costo è variabile. Dipende dal fondo di investimento. Spesso è del 30% al momento della sottoscrizione, ma la parte restante viene suddivisa per le rate concordate;
- Spese di gestione: sono quei costi dovuti alla gestione del fondo di investimento;
- Diritti fissi: sono indicati al momento della sottoscrizione del risparmiatore. Questa somma è trattenuta sull’importo di ogni rata versata;
- Costo di chiusura anticipata: nel caso in cui si voglia anticipatamente interrompere il proprio investimento, è richiesto il pagamento di una penale. Tale somma può incidere pesantemente, poiché l’investitore decide di rinunciare all’accordo sottoscritto prima del termine naturale concordato.
Vantaggi e come scegliere il migliore Piano di Accumulo di Capitale
Per un risparmiatore che vuole trarre un guadagno senza dovere sborsare una somma cospicua subito, il Piano di Accumulo di Capitale è la soluzione migliore. Piccole rate, flessibilità ed abbattimento di quei rischi dovuti alle fluttuazioni improvvise dei mercati rendono questo strumento eccellente per molti investitori. Tuttavia non tutti i Piani di Accumulo di Capitale sono uguali, bisogna scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Molti sono gli istituti bancari e finanziari che offrono questa possibilità, per cui la prima scelta si basa sulla solidità di chi lo propone. Infatti una banca forte può garantire l’investimento più di piccoli istituti. Oltre questo la scelta deve essere orientata tenendo conto della propria disponibilità economica e del periodo di investimento. Sapendo questo, si può scegliere tra:
- Fondo bilanciato: hanno dei rischi e rendimenti medi. Consigliati per investimenti di medio periodo;
- Fondo Azionario: hanno rischi alti, come conseguenza anche i possibili rendimenti sono molto remunerativi. Sono consigliati per investimenti di lungo termine;
- Fondo Obbligazionario: sono i fondi meno rischiosi e con rendimento bassi. Alcuni sono consigliati per il breve periodo, ma esistono possibilità di investimento a lungo termine.

Dario Valentinai, laureato in Economia e Commercio, è l’autore dei contenuti del blog resricerche.it. Esperto nel campo dell’economia e delle finanze che si occupa di scrivere contenuti informativi e approfonditi sui temi legati ai conti correnti, ai prestiti e ai mutui. Grazie alla sua competenza e conoscenza approfondita delle dinamiche finanziarie, è in grado di analizzare le ultime tendenze del mercato e di fornire consigli utili per aiutare i lettori a prendere decisioni informate riguardo alle proprie finanze personali.
Indice dei Contenuti