Pensioni Quota 100: tutte le Ultime Novità

Tema caldo quello delle pensioni. Mentre si cerca di dare al paese un governo, Matteo Salvini continua a sostenere la necessità di abolire la legge Fornero. In alternativa, la proposta e soluzione avanzata è quella della pensione a quota 100 o a quota 41.

Recentissimi sono i post di facebook e i tweet (datati 7 maggio) nei quali la Lega sostiene la necessità di intervenire sul tema delle pensioni. D’altra parte sembrerebbe, data l’attualissima soluzione governativa trovata (governo neutro), che tutto verrà rimandato a dopo le nuove elezioni e la formazione del governo.


Pensione a quota 100 e a quota 41: di cosa si tratta?

Al di la delle recenti decisioni del presidente della Repubblica Mattarella, i meccanismi di accesso alla pensione proposti sia dalla Lega che dal Movimento 5 Stelle meritano di esser analizzati e valutati in quanto sono formule non lontane da una possibile concretizzazione.

Ritornare al sistema delle quote significa che il lavoratore potrà accedere alla pensione nel momento in cui la somma del’età anagrafica e degli anni dei contributi versati ammonta a 100. Mentre per quanto riguarda la pensione a quota 41, gli anni di contributi da maturare, a prescindere dall’età, sono quarantuno.

Una formula, questa, valida, ad oggi, solo per una precisa categoria di lavoratori ossia i lavoratori definiti precoci (quei lavoratori, cioè, che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni). A questo proposito, si propone l’estensione della quota 41 a tutti i lavoratori.

Le due formule non sono esenti, però, da limiti. Difatti, l’accesso alla pensione a quota 100 prevede un limite d’età minima equivalente a 64 anni. Ciò significa che gli anni minimi di contributi da maturare sono 36. In altri termini, non si potrà accedere alla pensione qualora si abbia 80 anni e 20 anni di contributi.

Ultime notizie sulla pensione a quota 100

Le ultime novità riguardanti la riforma delle pensioni portano la data del 7 maggio e si riferiscono alle dichiarazioni fatte da Di Maio e da Salvini. Una delle ultimissime novità proposte dalla Lega in materia di pensioni è quella di abbassare a 1,6 il quoziente tra pensione attesa e assegno sociale.

Oggi, infatti, la pensione anticipata per i contribuenti post 1995 prevede un vincolo dell’importo dell’assegno pari a circa 2,8 volte quello dell’assegno sociale. Valore che, appunto, la Lega alla luce della discontinuità lavorativa dei contribuenti negli ultimi decenni, intende dimezzare. La Lega appare più radicale rispetto al Movimento 5 stelle, sebbene entrambe sostengano l’abolizione della legge Fornero a favore del sistema delle quote.

Salvini mette in evidenza come il ritorno alle quote dovrebbe prevedere una compensazione della spesa con i contributi; contributi che andrebbero ricalcolati attraverso il meccanismo contributivo puro, come accade per l’opzione donna. Cavallo di battaglia, invece, del Movimento 5 stelle, è la pensione di cittadinanza. Rimangono, in ogni caso, degli elementi poco chiari e da dipanare. D’altra parte, data la situazione governativa, con molta probabilità bisognerà aspettare ancora prima che le soluzioni proposte vedano la luce.

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