Reddito di Cittadinanza Ultime Notizie: Cosa è stato approvato nel DEF

Il contestatissimo e discusso reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del movimento cinque stelle, sta arrivando ad una conclusione definitiva. Il sussidio anti-povertà proposto dal vice ministro di Maio, secondo quanto affermato dallo stesso, andrebbe fatto subito, per far fronte ai milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà e che a stento riescono a raggiungere la fine del mese.
Rimane però un problema fi fondo non indifferente affinché la proposta sia effettivamente attuabile.

I fondi per il reddito di cittadinanza

Difatti il Ministro all’Economia Giovanni Tria, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, espone il problema in termini puramente economici affermando che per poter attuare e mettere in pratica il sussidio servirebbero all’incirca 15 miliardi di euro, più altri 2 miliardi per ripristinare i centro per l’impiego, luoghi preposti per accogliere o meno le richieste da parte dei cittadini bisognosi. Per poter quindi mettere in atto il piano l’esecutivo avrebbe pensato ad una trattativa con l’Europa, in modo da ottenere dal parlamento di Bruxelles, una flessibilità dello 0,5 % oltre a 3,4 miliardi di euro del Fondo Sociale europeo.

Requisiti per ottenerlo

Per poter considerare una famiglia povera, viene considerato il numero istat che ne individua lo stato di povertà, cioè 780 euro al mese. Con il reddito di cittadinanza verrebbe quindi integrato, tutto o in parte, lo stipendio o la pensione per consentire alle persone di arrivare alla soglia utile per poter vivere normalmente. Esistono però dei requisiti fondamentali per poter accedere al reddito di cittadinanza. Difatti bisogna essere maggiorenni, disoccupati o inoccupati, ed inoltre il sussidio è rivolto alle famiglie e non a tutti indiscriminatamente. Se in una famiglia entrambe i genitori sono disoccupati, allora si ha diritto a percepire 1680 euro, cioè 780 euro a genitore, mentre se entrambi i genitori lavorano, o almeno uno è disoccupato e si è sotto la soglia minima richiesta dall’istat, si ha diritto a percepire solamente 780 euro.

Quando e come decade il reddito di cittadinanza

Ovviamente però lo Stato non può mantenere a vita una famiglia, e quindi è necessario che ogni membro si adoperi nel frattempo per cercare un’impiego. Difatti ogni componente della famiglia che percepisce il sussidio deve innanzitutto iscriversi ad un ufficio di collocamento, e dedicare almeno due ore al giorno alla ricerca di un lavoro. In più si deve dedicare 8 ore alla settimana in progetti comunali e collettivi. Il periodo di sostentamento dunque non ha vincoli temporali ma può decadere il diritto di riceverlo nel caso in cui si rifiuti per tre volte un lavoro proposto dal centro per l’impiego.

Aspetti controversi

La proposta presenta comunque alcuni aspetti piuttosto lacunosi e controversi, soprattutto a discapito di alcune figure professionali. Difatti a farne maggiormente le spese sarebbero i liberi professionisti, che per poter ricevere il sussidio dovrebbero chiudere la Partita IVA, in quanto i centri di collocamento ricercherebbero solamente lavori con contratto subordinato, e questo striderebbe molto con le professioni indipendenti. Il rischio è dunque che molte attività potrebbero chiudere.

Anche la regola dei tre lavori presenta problematiche non indifferenti. Anche se è una misura di controllo, questa potrebbe invece trasformarsi in un’arma a doppio taglio in quanto darebbe troppo potere alle persone con il compito di valutare le condotte dei cittadini che si rifiutano per un motivo o per un altro di ottenere un lavoro (al fine di prolungare il sussidio), dando maggior potere discrezionale e generando quindi accordi sottobanco.

Infine la questione dei paesi del meridione, dove la situazione occupazionale e lavorativa è piuttosto grave. Difatti il sud italia soffre ormai da anni in uno stato di carenza strutturale di occupazione, con una scarsa richiesta di lavoratori. Qui si rischierebbe di strasformare il reddito di cittadinanza in un vero e proprio vitalizio, che avrebbe evidenti ripercussioni negative sul bilancio delle casse dello Stato.

Problemi quindi che andrebbero affrontati in tempo o aggiustati in corso d’opera per evitare altre catastrofiche conseguenze per il nostro paese. Se da una parte il reddito di cittadinanza è pensato per aiutare le famiglie con evidenti problemi finanziari, bisogna sempre pensare e considerare il rovescio della medaglia e come certe azioni possano avere ripercussioni negative se non si prevengono alcune conseguenze.

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